Svalbard Global Seed VaultSvalbard Global Seed Vault

Questa è l’idea alla base del progetto Svalbard Global Seed Vault, che mira appunto alla conservazione, attraverso una rete di sicurezza, di oltre 300 milioni di semi botanici del patrimonio genetico tradizionale.

Si trova nei pressi della cittadina Longyearbyen, nelle isole Svalbard a circa 1000 km dal Polo Nord.

Questo bunker, interamente finanziato dal Governo norvegese, è stato costruito per resistere a terremoti, inondazioni e perfino attacchi nucleari. Costruita 120 metri dentro ad una montagna di roccia arenaria, e a 130 metri dal livello dal mare (per evitare innalzamenti delle acque dovuti allo scioglimento dei ghiacciai), questa banca dei semi è dotata di sistemi di sicurezza molto validi. Per esempio le numerose porte blindate di acciaio, la conservazione dei semi a -18 gradi sotto metri di ghaccio e gli stessi semi confezionati in speciali pacchetti di quattro strati e sigillati termicamente per escludere l’umidità.

L’obiettivo è quello di conservare semi da tutto il mondo in modo da poter garantire il reimpianto di una natura eventualmente estinta. Dentro, infatti, ci sono oltre 10 mila anni di storia naturale!

Perfino Manuel Barroso disse: «Questo è un giardino dell’Eden ibernato. Un luogo dove la vita può essere mantenuta in eterno, qualsiasi cosa succeda nel mondo», e appose il suo autografo sul ghiaccio. E il New York Times lo soprannominò il “Fort Knox del cibo”.

L’edificio è di proprietà del governo norvegese, ma il contenuto di ogni cassetta di sicurezza appartiene a chi lo ha depositato. Molti infatti sono gli stati che hanno partecipato a questa iniziativa: Stati Uniti, ma anche Mongolia, Germania, pure Myanmar, e perfino la Corea del Nord.

(immagine di Dag Terje Filip Endresen)

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