La tradizione popolare norvegese: i Troll

Non pensate che la Norvegia sia costituita essenzialmente dall’elemento naturale.
Un’altra caratteristica che la contraddistingue ancora, nonostante la globalizzazione, è il forte attaccamento alle leggende e ai racconti popolari. Questi hanno una lunga tradizione orale e trovano il loro fondamento nella letteratura medioevale norrena, costellata di creature mitiche, come troll ed elfi che vivono lungo i torrenti delle foreste. Tali personaggi hanno di solito una vita notturna, fatta principalmente di feste, i cui segni rimangono visibili da cerchi di erba lussureggiante sul terreno.

Altri personaggi mitici importanti sono il draugen, un pescatore senza testa che preannuncia gli annegamenti, i vetter, spiritelli che fungono da guardiani delle coste e il serpente Selma che, come il mostro di Loch Ness, abita le acque del lago Selijordvatn.

Ovviamente tutte queste leggende e miti hanno il compito di accompagnare le caratteristiche geografiche di questi luoghi incontaminati.

Se vi recate in Norvegia, vi accorgerete però che già dalle zone meridionali il vostro maggior compagno di viaggio è proprio un troll. In molti luoghi turistici compare la sua fisionomia e sentirete la sua presenza proprio ai margini di quelle fitte foreste o sul limitare dei fiordi che attraverserete.

Da dove vengono, chi sono e come sono fatti questi troll?

Si pensa che il troll sia comparso in questo paese alla fine dell’ultima era glaciale e che, dotato di quattro dita per ciascuna mano e piede, lungo naso e due o tre occhi, viva nell’ombra all’interno delle foreste, nei fiordi o tra le vette innevate. Qualora doveste incontrarlo, non avvicinatevi: ha un carattere molto irascibile, nonostante si pensi sia ben disposto verso l’uomo. I norvegesi sanno che ha il vizio di molestare i caproni e non sopporta il suono delle campane.

Tra le tipologie di troll maggiormente presenti c’è il Nokklen, una creatura viscida che vive nei laghetti e l’Hundra, una tentatrice che seduce i giovani uomini, prima di portarli nel bosco. Per cui, fate attenzione ai vostri compagni di viaggio!

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